La maiolica italiana è una ceramica interamente smaltata ricca di colori abbaglianti. I metodi per la preparazione degli svariati colori degli smalti, sono stati inizialmente portati in Sicilia dagli Arabi del Nord Africa in epoca medievale e l’arte di fare maiolica si è pian piano diffusa dalla Sicilia in tutta Italia, durante il Rinascimento. La produzione di queste speciali ceramiche siciliane risale all’epoca classica, ma le sofisticate tecniche persiane di smaltatura sono state introdotte dagli arabi nel 9° secolo. Ad oggi la Sicilia è di gran lunga il centro più vivace e attivo per la produzione della maiolica. È fatta con estrema passione in tutta la Sicilia, ma i maggiori centri di produzione di ceramica sono Santo Stefano di Camastra, sulla costa settentrionale e Caltagirone, a sud ovest di Catania. Santo Stefano di Camastra produce una vasta gamma di ceramiche, ma l’elemento caratteristico della sua produzione è l’aspetto rustico della ceramica, spesso con motivi dominanti di pesci del mediterraneo.
Le ceramiche di Caltagirone hanno invece motivi floreali e animali, con colori dominanti blu scuro e verde rame ma con tocchi di giallo ma lo stile e le tecniche adottate dai primi abitanti di Caltagirone sono state profondamente influenzate e modificate dalle numerose dominazioni che si sono alternate in questa parte della Sicilia. Prima i romani, poi i greci, gli arabi, spagnoli e normanni, ogni cultura ha fornito nuovi elementi di creatività ed esperienza per la produzione della ceramica locale, che rende la maiolica siciliana, una delle più caratteristiche in Italia.
La ceramica è ovunque a Caltagirone in quanto è strettamente combinata alle opere architettoniche della città: in antichi e moderni edifici, nella chiese, nei monumenti, in parchi e piazze. Il punto di riferimento principale della città sono i 142 gradini della Scalinata di Santa Maria del Monte, costruita nel 1608 nella parte vecchia della città. La particolarità di questa scalinata è che ogni passo è decorato con diverse ceramiche decorate a mano, utilizzando stili e figure derivate dalla tradizione millenaria della ceramica. Una volta all’anno, nel giorno del santo patrono della città, San Giacomo il 25 luglio, la scala è illuminata con candele di diversi colori disposte in modo da ricostruire un disegno artistico di diverse decine di metri.
Oggi, oltre alla tradizionale e vivace produzione della ceramica, Caltagirone è famosa anche per i fischietti in ceramica ed i presepi realizzati con terracotte o elementi di ceramica, che riproducono la vita quotidiana della gente semplice nei secoli.