Il tratto di costa che va da Trapani a Marsala è caratterizzato dalle saline. Grandi piscine di acqua salata, divise da sottili strisce di terra, che formano un paesaggio rregolare e multicolore, dove da secoli che si produce il sale. Questo curioso percorso è chiamato la Via del Sale e si distingue grazie ai suoi numerosi mulini a vento in pieno stile olandese, che vengono utilizzati per pompare acqua di mare e macinare il sale, e per le caratteristiche montagne di sale che sono ricoperte da tegole di terracotta. Un panorama molto suggestivo al tramonto, quando tutto si tinge di rosso.
La Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco, che si estende lungo 987 ettari, è stata istituita nel 1995 dalla Regione Siciliana ed affidata alla Associazione Italiana del WWF. La riserva, creata per proteggere le ultime zone umide della Sicilia occidentale, protegge anche le saline, dove viene ancora praticata la millenaria cultura antica del sale. Le saline erano state probabilmente create dai Fenici, che hanno costruito diversi bacini dove raccogliere il sale. Dopo i Fenici, non ci sono fonti attendibili su quel che furono le saline vicino a Trapani, fino ad arrivare all’epoca normanna, quando Idris, un famoso geografo arabo, riporta una sua testimonianza sulle saline appunto. Il sale marino di Trapani è ad oggi aggiunto nella lista dei prodotti tradizionali agro-alimentari della Sicilia ed è riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dell’isola, sotto la denominazione di Sale Marino di Trapani.
Le Saline di Trapani e Paceco sono una delle riserve più importanti della Sicilia, dove gli uccelli migratori si nutrono e riposano, prima di attraversare il Canale di Sicilia, per approdare infine in Africa. Durante la primavera e l’autunno fino a 200 specie diverse di uscelli possono essere contati in questa zona, tra i quali: la Recurvirostra, simbolo della riserva, la spatola, il fenicottero, l’airone, il mignattaio, l’anatra e l’alzavola. Ci sono anche migliaia di papere, il cui numero aumenta a causa della grande protezione fornita dalla Riserva. Oltre agli uccelli, la Riserva ospita molti anfibi e rettili, oltre a diversi tipi di vegetazione. Tra le specie caratteristiche della Riserva c’è la Calendula Maritima, una pianta che non esiste in nessun’altra parte del mondo, solo ed esclusivamente nella zona del tratto costiero compreso tra Marsala ed il Monte Cofano. Un’altra pianta rara che è conosciuto in Sicilia solo nella riserva e nell’isola di Lampedusa, è la Cynomorium coccineum. Non ha clorofilla e sembra vagamente come un fungo, tanto che viene volgarmente chiamata il Fungo di Malta.
Il WWF, come istituzione che dirige la riserva, in accordo con i proprietari delle saline, ha preparato alcuni itinerari all’interno della riserva, per dare alla gente la possibilità di vivere in prima persona il fascino, i profumi ed i colori di questo ambiente unico.